Indennità per festività religiose in Indonesia: Obblighi per le aziende

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Con la festività dell’Eid-al Fitr in Indonesia, il 2 maggio 2022, le aziende sono state obbligate a pagare l’indennità per le festività religiose, nota anche come Tunjangan Hari Raya (THR).

Il Ministero della Manodopera indonesiano ha emesso la lettera circolare numero M/1/HK.04/IV/2022 che stabilisce che l’indennità religiosa di quest’anno deve essere pagata per intero. Nei due anni precedenti, il governo ha concesso alle imprese un margine di manovra per ritardare il pagamento del bonus THR o per rateizzarlo, pur dovendo dimostrare la propria incapacità di pagare per intero. 

Che cos’è il THR?

Il Tunjangan Hari Raya è un bonus annuale dato ai dipendenti almeno una settimana prima dell’inizio della festività religiosa osservata dal dipendente (in base alla sua religione). Le festività religiose riconosciute per il pagamento del THR sono:

  • Eid-il-Fitr per i musulmani;
  • Natale per cattolici e protestanti (considerati due religioni diverse in Indonesia);
  • Nyepi per gli indù;
  • Vesak per i buddisti; e
  • Capodanno cinese.

Poiché la maggior parte dei lavoratori indonesiani aderisce alla fede islamica, la prassi di molte aziende del Paese è stata quella di pagare il THR dei dipendenti musulmani prima della pausa dell’Eid-il-Fitr e dei dipendenti non musulmani prima delle vacanze di Natale.

Chi può ricevere il THR e come viene calcolato?

Tutti i dipendenti locali, sia a tempo indeterminato che a contratto, hanno diritto alla THR e devono essere pagati in rupie indonesiane.

Le imprese non sono obbligate a versare ai loro lavoratori stranieri il bonus THR.

Il bonus è l’equivalente di una mensilità per i dipendenti che hanno lavorato almeno 12 mesi, mentre per quelli che hanno lavorato meno di 12 mesi il bonus sarà calcolato su base proporzionale.

La base pro-rata è calcolata con la seguente formula:

(periodo di servizio/12) x 1 mese di stipendio

Anche i lavoratori freelance hanno diritto al THR. Chi lavora per più di 12 mesi continuativi deve ricevere l’equivalente di un mese di stipendio, calcolato sulla media degli stipendi percepiti durante questo periodo.

Per coloro che lavorano per più di un mese e meno di 12 mesi, il THR è calcolato in base alla retribuzione media mensile durante il periodo di lavoro. 

Quali sono le sanzioni per le imprese che non pagano il THR?

I dipendenti possono denunciare il proprio datore di lavoro al Ministero della Manodopera se l’azienda ritarda o non paga il bonus THR. Solo le aziende con un’autorizzazione esplicita del Ministero del Lavoro possono ritardare il pagamento di questa indennità.

I datori di lavoro possono incorrere in un’ammenda e in altre sanzioni amministrative che includono:

  1. Una multa pari al cinque per cento del THR totale dovuto al dipendente;
  2. Avviso scritto;
  3. Restrizioni alle attività commerciali, tra cui ritardi nel ricevere i permessi commerciali o restrizioni nella capacità di produzione di beni e servizi;
  4. Sospensione temporanea di tutta la produzione; e
  5. Sospensione delle attività commerciali entro un certo periodo;

Queste sanzioni sono erogate in diverse fasi e non esonerano il datore di lavoro dall’obbligo di pagare comunque il THR.

Inoltre, i dipendenti a cui deve ancora essere pagarto il THR degli anni precedenti devono essere pagati per intero.

Se dopo l’applicazione delle sanzioni il datore di lavoro continua a non pagare il THR, il lavoratore ha il diritto di adire il Tribunale delle Relazioni Industriali.

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