La legge sugli investimenti della Cambogia: Che cosa devono sapere gli investitori esteri

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Alla fine del 2021 la Cambogia ha introdotto una nuova legge sugli investimenti per aumentare la competitività del Paese per gli investitori esteri attraverso la modernizzazione delle industrie settori locali e la protezione dei diritti degli investitori. La nuova legge offre una serie di incentivi, come l’esenzione dall’imposta sul reddito e dai dazi doganali.

Il 15 ottobre 2021 la Cambogia ha promulgato una nuova legge sugli investimenti, ufficialmente denominata Legge sugli investimenti nel Regno di Cambogia (di seguito la “Legge”) che disciplina gli investimenti nazionali ed esteri nel Paese. Il governo cambogiano aveva promulgato la legge precedente nel 1995, modificandola nel 2003.

La legge mira a modernizzare e semplificare l’ambiente degli investimenti in Cambogia, adeguando le normative alle migliori pratiche dell’ASEAN. La legge nasce, in parte, dalla necessità del Governo di stimolare la ripresa economica della Cambogia dopo gli effetti del COVID-19.

In questa sede analizziamo i principali riferimenti della legge riferiti agli investitori esteri.

Disposizioni generali

L’Articolo 1 della legge indica i suoi obiettivi generali: creare un ambiente legale aperto, trasparente, programmabile e favorevole per attrarre e promuovere gli investimenti nazionali ed esteri in Cambogia. L’articolo elenca i quattro orientamenti della legge per raggiungere questi obiettivi:

  1. Aumentare la competitività della Cambogia per rendere la sua struttura economica più diversificata e resistente alle crisi;
  2. Modernizzare e aumentare la produttività delle industrie locali e rafforzare la loro connettività con le catene di approvvigionamento regionali e globali, anche attraverso la promozione dell’afflusso di capitali, e il trasferimento di tecnologie, conoscenze e know-how;
  3. Stabilire un regime di incentivi agli investimenti trasparente, programmabile, non discriminatorio e competitivo per sostenere le politiche di sviluppo socio-economico.
  4. Tutelare i diritti e gli interessi legittimi degli investitori attraverso l’istituzione di un quadro giuridico completo ed equo, in linea con gli interessi nazionali.

La legge persegue questi obiettivi semplificando le procedure di registrazione, rafforzando le garanzie per gli investitori e incoraggiando gli investimenti nei settori strategici.

Procedure di registrazione

Il Capitolo 4 della legge contiene le procedure aggiornate per la registrazione e l’attuazione di progetti di investimento. Ai sensi dell’Articolo 10, gli investimenti possono essere registrati, presso il Consiglio per lo sviluppo della Cambogia (CDC) o i sottocomitati comunali-provinciali per gli investimenti, nelle seguenti tre categorie:

  • Progetto di investimento qualificato (QIP): ammissibile agli incentivi per gli investimenti, sulla base di quanto dichiarato nel certificato di registrazione.
  • Progetto di investimento qualificato esteso (EQIP): Si tratta dell’estensione di un QIP, ed è riferito, ad esempio, all’aumento della produzione, all’implementazione di nuove tecnologie o all’aggiornamento delle infrastrutture.
  • Progetto di investimento garantito (GIP): Non è ammissibile agli incentivi fiscali.

La legge introduce per gli investitori la possibilità di registrare i progetti online attraverso un portale unico. Come descritto nell’Articolo 12, i ministeri competenti esamineranno le domande di investimento presentate sul portale unico e forniranno il loro parere entro 20 giorni lavorativi. Secondo l’Articolo 13, i progetti d’investimento possono essere avviati a seguito della ricezione del certificato di registrazione, a condizione che siano soddisfatti ulteriori requisiti.

Garanzie e protezioni per gli investimenti

Nel Capitolo 5 la legge indica diverse nuove misure di garanzia e protezione per gli investimenti. Una disposizione fondamentale è contenuta nell’Articolo 19, che stabilisce che gli investitori hanno il diritto di acquistare liberamente valute estere e di rimpatriare tali valute per regolare gli obblighi finanziari associati al loro investimento attraverso banche intermediarie autorizzate. Tali trasferimenti includono espressamente:

  1. Contribuzioni in conto capitale, comprese quelle iniziali;
  2. Reddito, plusvalenze, dividendi, royalties, diritti di licenza, commissioni di gestione e assistenza tecnica, interessi e altri redditi da investimenti;
  3. Redditi derivanti dalla vendita o dallo scioglimento totale o parziale della società che realizza il progetto di investimento;
  4. Pagamento per l’importazione e il rimpatrio del capitale e degli interessi sul prestito;
  5. Pagamento di un indennizzo in caso di disordini civili, espropriazione o confisca da parte dello Stato;
  6. Pagamenti derivanti dalla risoluzione di una controversia attraverso qualsiasi mezzo, comprese le sentenze dei tribunali o i lodi arbitrali; e
  7. Altri esborsi e retribuzione dei dipendenti.

La legge contiene molti altri articoli che riguardano garanzie e tutele. Fra di essi l’Articolo 22 che descrive il diritto di ottenere e/o richiedere permessi di soggiorno in Cambogia per gli investitori, i dipendenti stranieri e le loro famiglie. Da notare che queste disposizioni sono accompagnate da una serie di raccomandazioni, dall’ottenimento del consenso per assumere dipendenti stranieri in base alle esigenze, ai requisiti per soddisfare ulteriori procedure di richiesta del visto.

Industrie incoraggiate

Il Capitolo 6 della Legge definisce gli incentivi per le industrie e le attività incoraggiate. La legge elenca queste industrie e attività all’Articolo 24. Molte di queste industrie, come l’high-tech e la tecnologia verde, si collocano in settori strategicamente importanti per lo sviluppo del Paese rispetto a settori in cui la Cambogia è già forte, come la produzione di abbigliamento.

Le industrie incoraggiate sono le seguenti:

  1. Industrie high-tech che prevedono innovazione o ricerca e sviluppo;
  2. Nuove industrie o produzioni innovative o altamente competitive ad alto valore aggiunto;
  3. Industrie che alimentano le catene di produzione regionali e globali;
  4. Industrie che supportano l’agricoltura, il turismo, la manifattura, le filiere produttive regionali e globali, e le catene di approvvigionamento;
  5. Industrie elettriche ed elettroniche;
  6. Industrie dei ricambi, dell’assemblaggio e dell’installazione;
  7. Industrie meccaniche e di macchinari;
  8. Agricoltura, agroindustria, industrie di trasformazione agroalimentare e industrie di trasformazione alimentare che servono il mercato interno o l’esportazione;
  9. Piccole e medie imprese in settori prioritari e sviluppo di cluster di piccole e medie imprese, parchi industriali e parchi scientifici, tecnologici e di innovazione;
  10. Turismo e attività connesse al turismo;
  11. Zone Economiche Speciali;
  12. Industrie digitali;
  13. Istruzione, formazione professionale e promozione dei prodotti;
  14. Salute;
  15. Infrastrutture;
  16. Logistica;
  17. Gestione e tutela dell’ambiente, conservazione della biodiversità ed economia circolare;
  18. Energia e tecnologia verde che contribuiscono all’adattamento e alla mitigazione dei cambiamenti climatici;
  19. Altri settori e attività di investimento che il Governo cambogiano reputi di potenziale interesse per lo sviluppo socio-economico.

Incentivi agli investimenti

Secondo l’Articolo 25, gli investimenti nelle industrie incoraggiate possono beneficiare di incentivi fiscali e/o doganali di base, a meno che non siano inclusi nella Lista Negativa. Gli investitori possono richiedere gli incentivi dopo aver ottenuto un certificato di registrazione che attesti lo status di Progetto di Investimento Qualificato (QIP) dell’investimento. Come già segnalato, i certificati di registrazione QIP possono essere rilasciati dal Consiglio per lo Sviluppo della Cambogia e dai sottocomitati comunali/provinciali per gli investimenti.

Gli investitori idonei hanno due opzioni di richiesta degli incentivi fiscali di base, come stabilito dall’Articolo 26:

  • Opzione 1: Esenzione dall’imposta sul reddito per tre o nove anni, a seconda della natura dell’investimento. Successivamente gli investitori pagano il 25% dell’imposta totale dovuta per due anni, il 50% per i due anni successivi, e il 75% per i due anni seguenti. Gli investitori sono inoltre esenti dall’imposta sul pagamento anticipato, dall’imposta minima – qualora sia stata effettuata una verifica autonoma – e dall’imposta sulle esportazioni, se non diversamente specificato.
  • Opzione 2: Deduzione delle spese in conto capitale tramite ammortamento speciale, come previsto dalla normativa fiscale in vigore. Deduzione fino al 200% delle spese specifiche sostenute, per un massimo di nove anni, a seconda delle attività di investimento. Come per l’Opzione 1, gli investitori sono esenti dall’imposta sul pagamento anticipato, dall’imposta minima – qualora sia stata effettuata una verifica autonoma – e dall’imposta sulle esportazioni, se non diversamente specificato. Oltre a queste due opzioni, è poossibile ottenere l’esenzione dai dazi doganali, dall’imposta sul valore aggiunto (IVA) e da imposte speciali per l’importazione e l’esportazione di materiali e attrezzature da costruzione, nonché di attrezzature e fattori produttivi.

Inoltre, ai sensi dell’Articolo 27, gli investimenti con certificato di registrazione QIP possono beneficiare di ulteriori incentivi. In particolare:

  • Esenzione dall’IVA per l’acquisto di beni di produzione locale per l’implementazione del QIP.
  • Deduzione del 150% dall’imponibile per le seguenti attività:
    • Ricerca, sviluppo e innovazione;
    • Sviluppo delle risorse umane attraverso l’offerta di formazione professionale ed il trasferimento di competenze ai lavoratori/dipendenti cambogiani;
    • Costruzione di alloggi, punti di ristoro o mense a prezzi contenuti, asili nido e altre strutture per i lavoratori/dipendenti;
    • Revisione dei macchinari a servizio della linea di produzione; e
    • Fornitura di agevolazioni ai lavoratori/dipendenti cambogiani, come ad esempio mezzi di trasporto confortevoli per il trasporto dalle abitazioni alle fabbriche, alloggi, punti di ristoro o mense, asili nido e altre strutture.
  • Esenzione dall’imposta sul reddito per l’estensione di un QIP.

Infine, l’Articolo 28 stabilisce che gli investimenti in aree che contribuiscono allo sviluppo economico nazionale possono ricevere incentivi speciali sulla base della Legge sulla gestione finanziaria.