Fare start-up a Singapore

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A cura dell’Italian desk di Dezan Shira & Associates  

Singapore è diventata una delle mete preferite dalle società globali grazie alle sue politiche pro-business e alla sua posizione geografica, riuscendo a creare negli ultimi cinque anni un vivace ecosistema imprenditoriale. Questo ambiente favorevole ha infatti attirato nel Paese alcuni dei più illustri imprenditori e investitori internazionali. 

In questo articolo, vengono trattati i fattori che hanno reso Singapore la sede preferita dagli imprenditori internazionali.

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Singapore è uno dei più aperti, e per questo più competitivi, mercati al mondo.    

Per questa ragione è stata collocata al secondo posto, dopo la Nuova Zelanda, tra le 190 realtà economiche all’interno dell’Ease of Doing business Index della Banca Mondiale.

A Singapore occorrono solamente tre giorni per avviare un’impresa, un tempo brevissimo se confrontato con la media mondiale di trentaquattro giorni.

Secondo la Economist’s Intelligence Unit (EIU), Singapore continuerà ad essere uno dei migliori posti al mondo per il commercio almeno fino al 2019. Questa previsione positiva è legata alle eque opportunità offerte dalla città-Stato sia per le società locali sia per quelle straniere, oltre ad un atteggiamento favorevole nei confronti degli investimenti esteri, una strategia trasformatasi nella sua più grande forza.

Altri fattori come le ottime infrastrutture commerciali, l’eccellente capitale umano, i collegamenti e il forte supporto industriale e il solido sostegno fornito dalle autorità di Singapore, insieme hanno creato un ambiente perfetto per gli affari.

Singapore, inoltre, domina le classifiche globali nel campo della tecnologia e dell’innovazione. Secondo la ricerca effettuata dal Global Information Technology, Singapore si è assicurata la posizione migliore nel Networked Readiness Index del 2016, classificandosi prima davanti a Giappone, Finlandia, Lussemburgo e altri Paesi europei. Inoltre la città-Stato è stata collocata al secondo posto nel Global Competitiveness Report del World Economic Forum. Tra i fattori che hanno contribuito a tale posizione di Singapore nelle classifiche troviamo certamente il mercato del lavoro flessibile, gli elevati livelli di educazione e i sistemi di allenamento, l’utilizzo di tecnologie avanzate ed il sofisticato ed innovativo sistema commerciale.

Singapore si è costruita una sua nicchia nel mercato competitivo come destinazione dei regional headquarters, dei branch offices e delle società finanziarie. Con uno dei più stabili e favorevoli regimi legali e sistemi di imposizione fiscale, Singapore è ormai da tempo la location preferita degli investitori stranieri che cercano di costruire la loro presenza in Asia e di portare avanti i loro investimenti in ASEAN, Cina e India.

La città-Stato ha dunque conquistato un indiscutibile ruolo di capitale del commercio della finanza nel Sud-est asiatico, offrendo agli investitori stranieri l’accesso ad una forza lavoro altamente qualificata, ad una capacità di trasporto e di  logistica immensa, ed, inoltre, accordi con più di settanta Paesi per l’annullamento della doppia imposizione fiscale.

L’economia di Singapore può essere descritta come un’economia mista. Sebbene il Paese sostenga forti politiche di libero mercato, l’intervento del governo è evidente anche nella gestione macroeconomica e nei maggiori fattori di produzione come ad esempio le risorse dei terreni, del lavoro e del capitale. Questo innovativo e avvincente sistema economico – in cui il mercato e lo Stato svolgono un ruolo egualmente forte nel governo – è definito come “Modello Singapore”.

I trend emergenti

Secondo il rapporto del Singapore Business Federation (SBF), tre grandi tendenze modelleranno le strategie economiche future di Singapore e il suo approccio al mondo degli affari.

L’indagine ha evidenziato come le società della città-Stato possano posizionarsi per stare in testa alla competizione per i prossimi quattro anni. L’economia di Singapore deve affrontare tre importanti sfide in futuro: una transizione di crescita, una transizione demografica e un’interruzione a livello tecnologico. Mentre i cambiamenti possono risultare spaventosi, rimangono stabili i suoi principi fondamentali: l’abilità di sviluppare consensi politici e il supporto alle istituzioni economiche e sociali. Questi fondamenti continueranno a sostenere la crescita economica futura di Singapore e a creare una valida offerta di lavori allettanti.

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L’innovazione tecnologica

La competizione sta allo stesso tempo aumentando dal momento che il mercato emergente degli affari compete per i medesimi consumatori che le società mature hanno come target. Anche la tecnologia ha diminuito gli ostacoli all’ingresso in molti settori, e alcuni degli attori più dirompenti possono arrivare dalle realtà più inaspettate. Infatti, l’impatto della digital disruption è ora così intenso da non lasciare immune alcun settore, dal più piccolo business familiare a quello più grande multinazionale.

Singapore è sul punto di cambiare da una fase di rapida crescita ad una di crescita di trend, marcata da una crescita del PIL inferiore al 2% all’anno.

Fare esclusivo affidamento sull’adozione di tecnologie sviluppate all’estero non è più sufficiente ormai per aumentare la crescita economica. Per mantenere la crescita del trend e facilitare l’innovazione locale, Singapore deve infatti prestare attenzione alle piccole e medie imprese (PMI).

Le PMI locali saranno molto importanti nel supportare l’economia dal momento che esse promuovono costantemente un flusso di nuovi affari capace di rinnovare l’ecosistema. Oggi, le piccole e medie imprese costituiscono il 99% delle imprese di Singapore, offrono impiego al 70% dei lavoratori e forniscono il 50% del PIL del Paese. Mentre le PMI trovano che competere con le grandi società sia una sfida, quelle che eventualmente riescono a sopravvivere alla competizione crescono molto più rapidamente rispetto alle grandi imprese, producendo e dando supporto alla crescita del Paese.

La qualità delle PMI è destinata a diventare la più importante a livello locale, e col tempo si internazionalizzano e diventano la chiave della crescita economica di Singapore. Inoltre, la città-Stato sta emergendo come fulcro per quelle start-up che stanno pensando di espandersi nel Sud-est asiatico. Secondo gli esperti del settore, un numero crescente di imprenditori del Sud Est Asiatico sta arrivando a Singapore alla ricerca di finanziamenti, ed inoltre gli investimenti stanno sempre più aumentando con il  crescente numero di start-up che scelgono di produrre i loro prodotti a Singapore.


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