Laos: una guida all’import-export nel Paese

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A cura dell’Italian Desk di Dezan Shira & Associates

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Gli scambi commerciali del Laos aumentano. Nel 2015 il Paese ha esportato per un valore complessivo di USD 3,81 miliardi e ed importato una quantità di beni pari a USD 6,54 miliardi. Gli interscambi avvengono principalmente nel continente asiatico ed i maggiori partner commerciali sono Thailandia, Cina, Vietnam, India, Corea del Sud. Considerato il crescente interesse da parte degli europei, questo articolo spiega le procedure da seguire per svolgere attività di import ed export in Laos.

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La registrazione

In primo luogo, tutti gli importatori ed esportatori devono registrarsi presso il Ministero dell’Industria e il Dipartimento Commerciale per la Gestione e la Registrazione delle Imprese. I beni sono suddivisi in tre categorie:

• Beni per i quali non è richiesta licenza;
• Beni per i quali è richiesta una licenza secondo la procedura “automatica”;
• Beni per i quali è richiesta una licenza secondo una procedura “non automatica”.

Gli importatori e gli esportatori possono ottenere queste licenze presso il Dipartimento dell’Importazione e dell’Esportazione (Department of Imports and Exports, DIMEX). I beni per i quali è richiesta una licenza “automatica” sono registrati allo scopo di raccogliere informazioni statistiche mentre quelli per i quali è necessaria una licenza “non automatica” richiedono una effettiva autorizzazione da parte del DIMEX per essere importati o esportati.

Beni esportati soggetti a licenza “automatica”

• Tronchi, legname e prodotti del legno;
• Riso;
• Minerali e prodotti minerali.

Beni esportati soggetti a licenza “non automatica”

• Tronchi, legname e prodotti del legno provenienti da foreste naturali;
• Lingotti d’oro.

Beni importati soggetti a licenza “automatica”

• Veicoli su strada;
• Petrolio e gas;
• Tronchi, legname e prodotti del legno;
• Riso;
• Barre d’acciaio e acciaio trasformato;
• Cemento, malta, calcestruzzo;
• Prodotti di stampa;
• Minerali e prodotti minerali;
• Tronchi e abbattitrici forestali.

Prodotti importati soggetti a licenza “non automatica”

• Armi e proiettili per uso sportivo;
• Esplosivi per uso industriale;
• Lingotti d’oro.

Documentazione necessaria

Il Paese ha adottato il Sistema Automatico per il Controllo Doganale (Automated Systems for Customs Data, ASYCUDA), progettato dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo, negli undici principali posti di controllo di frontiera. Entrare in Laos attraverso uno di questi posti di controllo permetterà agli importatori ed esportatori di beneficiare di un sistema digitalizzato per il processo di sdoganamento.

Per gli importatori

Per importare in Laos bisogna presentare i seguenti documenti una volta che i beni sono entrati nel Paese:

• Fattura commerciale;
• Resoconto sul trasporto;
• Distinta del contenuto;
• Copia della licenza commerciale;
• Copia del certificato di registrazione;
• Dichiarazione doganale di importazione.

Per gli esportatori

Coloro che esportano al di fuori del Laos devono fornire i seguenti documenti prima che i loro prodotti lascino il Paese:

• Documento di trasporto;
• Fattura commerciale;
• Distinta del contenuto;
• Documento relativo al transito su strada;
• Copia del certificato di registrazione;
• Copia della licenza commerciale
• Dichiarazione doganale di esportazione.

Documenti aggiuntivi per l’importazione e l’esportazione di prodotti specifici

In caso di specifici prodotti tecnici, gli importatori devono ottenere un permesso che dichiari la conformità dei beni agli standard tecnici approvati dal Ministero della Scienza e della Tecnologia. L’importazione e l’esportazione di prodotti farmaceutici o chimici richiede l’ottenimento di un permesso da parte del Food & Drug Department del Ministero della salute pubblica. Una lista completa di tali prodotti insieme a un’ulteriore documentazione può essere trovata a questo link.

I dazi e le imposte

Il Laos utilizza il sistema armonizzato a 8 cifre (HS codes) dell’Organizzazione Mondiale delle Dogane. La classificazione laotiana dei dazi mantiene la nomenclatura del sistema tariffario armonizzato dell’ASEAN. Il Paese si sta impegnando ad azzerare i propri dazi per le importazioni dall’ASEAN in ottemperanza a quanto previsto dall’accordo ASEAN sugli scambi di merci (ASEAN Trade in Goods Agreement, ATIGA).

Per gli importatori

Il Laos applica un tasso tariffario compreso tra lo zero e il quaranta percento. I tassi tariffari per beni non agricoli esportati da Paesi non membri dell’ASEAN si aggirano al 14,9 percento. Inoltre, il Paese applica un’imposta di valore aggiunto (IVA) del 10 percento per le importazioni.
Per un’analisi dettagliata di ciascun bene in materia di tariffe sulle importazioni, si consiglia di consultare il sito Lao PDR Trade Portal.

Per gli esportatori

I beni esportati al di fuori dal Laos non sono sottoposti ad imposte. L’unica eccezione è rappresentata dalle risorse naturali o dai prodotti semilavorati creati usando risorse naturali, sui quali si applica l’IVA del 10%.

Le importazioni temporanee

I beni richiesti per la produzione e per la lavorazione di altri prodotti destinati all’esportazione, i materiali necessari per la supervisione dei progetti così come i materiali utilizzati per l’esposizione e progetti educativi sono esenti dalle imposte secondo quanto previsto dalla normativa sull’importazione temporanea.

Il sistema del deposito doganale

Per i beni importati che non entrano immediatamente in circolazione, gli importatori possono posticipare il pagamento delle tariffe fino al momento dell’entrata di tali beni nel mercato, presentando una dichiarazione d’importazione.

Le zone economiche speciali

Il Laos ha due zone economiche speciali (ZES): la ZES Savan-Seno, nella provincia centrale Savannakhet, e la ZES Golden Triangle, nell’area a sud del Mekong vicina ai confini con il Myanmar, Thailandia e Cina. Le attività commerciali all’interno delle zone economiche speciali possono importare materiali grezzi e impianti di produzione senza pagare dazi d’importazione e sono esenti da IVA sia su importazioni sia su esportazioni.

Gli accordi di libero scambio

In quanto economia del Sud-est asiatico, il Laos è membro dell’Accordo sugli Scambi di Merci dell’ASEAN e di cinque accordi di libero scambio regionali che l’ASEAN ha concluso con:

• Australia;
• Cina
• India;
• Giappone;
• Corea.

Inoltre, il Laos ha firmato accordi bilaterali con:
• Argentina;
• Bielorussia;
• Cambogia;
• Cina;
• Corea del Nord;
• India;
• Kuwait;
• Malesia;
• Mongolia;
• Myanmar;
• Russia;
• Thailandia;
• Turchia;
• Vietnam.

Al fine di ottenere i benefici di questi accordi di libero scambio, gli esportatori e gli importatori devono richiedere un certificato di origine.

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Per concludere

Dal momento che il Laos continua la sua integrazione all’interno del quadro normativo ASEAN, le opportunità per gli esportatori e gli importatori sono numerose. Tuttavia, il Paese non è esente dal dover ancora affrontare numerose sfide. La corruzione, ad esempio, permea diversi livelli della burocrazia laotiana. Inoltre, il fatto che la maggior parte dei funzionari non parli inglese potrebbe rappresentare un ostacolo ad una comunicazione efficace e produttiva.

Il supporto di esperti con una conoscenza locale è fondamentale non solo per evitare ritardi doganali e ostacoli burocratici ma anche assicurare che l’attività di importazione e di esportazione avvenga velocemente e rimanga redditizia. Gli esperti di Dezan Shira & Associates offrono esperienza e competenze appropriate per la crescita dell’attività commerciale in ASEAN, guidando i propri clienti attraverso il quadro normativo in continua evoluzione del Laos.


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